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Seconda di ritorno

Casiraghi: 4/7 da tre e 31 punti… Solo il secondo quarto fa spaventare i gialloblù… 16 punti per Santonocito e 15 per Saccà…

Giarre – Gravina: 76/61
Parziali: 26-13, 44-33, 59-50.

BASKET GIARRE: Costanzo M., Leonardi A. 3, Vitale G. 5, Leonardi N. 3, Arcidiacono 10, Marzo 18, Cantarella 4, Maida ne, Saccone 2, Motta ne, Casiraghi 31. All.: D’Urso.
GRAVINA: Ferrara 4, La Mantia R., La Mantia G. 9, Barbera 3, Santonocito 16, Genovesi 11, Alì 2, Privitera 1, Saccà 15, Renna. All.:Marchesano.
Arbitri: Puglisi e Parisi.

La quinta perla inanellata da Giarre compone una bella collana, impreziosita dal quinto posto in classifica con Barcellona. Il primo quarto decide la gara: un inizio strepitoso per gli uomini di coach Simone D’Urso, che si affidano all’implacabile ex Claudio Casiraghi: nella sua miglior prestazione stagionale (condita da triple, penetrazioni di potenza, arresti-e-tiri), mette una precisione e una voglia che testimoniano il suo ottimo stato di forma e infiammano il PalaCannavò. Al suo fianco, il solito trio Vitale-Marzo-Arcidiaconoconfeziona un’altra prova con i controfiocchi, sostenuti dai muscoli di Cantarella sotto canestro e dalla verve dei fratelli Leonardi e Saccone lontano dall’anello.

Gravina si scompone nei primi minuti di gara, ma non scompare. Prova continuamente a rientrare, non riuscendo però mai a ritagliarsi meno di 8 punti di svantaggio. Enzo Santonocito ci prova in tutti i modi, fa pentole e coperchi, ma se a segnare sono solo Roberto Saccà e Giuliano La Mantia è dura. Ci prova invece Alberto Genovesi, chiamato a sostituire Alì gravato di falli, che si esalta al tiro dai 6,75, ma ogni volta che si prova a entrare in scia i giarresi sono lì a rompere l’inerzia. E così Gravina rimane sempre a una vittoria dalla zona salvezza, ma paga sempre oltremodo le assenze che di volta in volta decimano il roster.

Roberto Quartarone