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Marchesano: «Gravina, guardiamoci le spalle»

Oggi alle 18 scontro salvezza ad Adrano… Il coach: «Da qui alla fine, chiedo massima concentrazione»…

Delicata trasferita ad Adrano, poi arriverà Gela, visita alla Fortitudo Messina e per finire derby casalingo con il CUS Catania. Dopo questa partita a poker, lo Sport Club Gravina avrà le idee più chiare sul proprio futuro. La squadra sta bene ed è pronta a dare battaglia ma per fare quadrare il cerchio sarà necessario che tutti diano il massimo, innanzitutto coloro che, condizionati da problemi di varia natura, sono attesi a prove di continuità consone al loro valore tecnico.

Coach Marchesano, sotto questo aspetto, si è espresso molto chiaramente. «Gli addetti ai lavori ci considerano sempre una delle formazioni ancora a caccia di un posto per i play-off ma a me piace essere realista e guardare anche cosa accade alle nostre spalle» ha sostenuto l’allenatore dello Sport Club.

«L’Adrano, per esempio, si è rinforzata e ci attende con il coltello tra i denti, Gela ci insegue da vicino e la bassa classifica si muove. È arrivato il momento in cui tutti devono prendere coscienza che il brillante avvio di stagione, che ha lasciato spazio ad un lungo periodo di crisi di risultati, è uno status che più riflette le nostre potenzialità reali. Per questo, da qui alla fine del campionato, mi serve avere il massimo dell’impegno e della concentrazione da tutti».

SPORT CLUB GRAVINA
ADDETTO STAMPA
Enrico Maugeri

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Echi positivi dopo la sconfitta nel derby

Marchesano: “Aumentiamo il livello della fatica”… Arena: “Grande gruppo, mi sono inserito”…

La buona prova offerta contro la “corazzata Alfa” ha restituito a coach Marchesano una squadra rinfrancata anche se, indubbiamente, trovare le giuste motivazioni di fronte ad un avversario più forte è più agevole e comprensibile.

Con l’allenatore dello Sport Club abbiamo provato a fare un bilancio della prima parte di stagione, tenuto conto che con il prossimo delicato incontro casalingo con l’Acireale si concluderà il girone d’andata della Serie C Silver.

“Mi auguro -ha esordito Marchesano- che la prestazione contro l’Alfa abbia fatto comprendere al gruppo che nei momenti di difficoltà, specie contro avversari dal tasso tecnico superiore, occorre aumentare il “livello della nostra fatica”, innanzitutto mentale. È proprio in quei momenti che la squadra deve fare uno sforzo di applicazione per mettere in campo ciò che proviamo e riproviamo in palestra.
Abbiamo ritrovato Florio e Santonocito, da loro mi aspetto adesso continuità di rendimento, attendiamo il completo sviluppo di Arena, il recupero fisico di capitan Barbera, di Alì che apprende lavorando e divertendosi, mentre i nostri under continuano con impegno ed entusiasmo ad inserirsi nei meccanismi della prima squadra.
I ragazzi, dopo una partenza lampo, hanno subito una flessione ma questo ci può stare.
Continuiamo a lavorare, per fare un ulteriore salto di qualità inquadrato nel progetto tecnico che abbiamo programmato ad inizio stagione – ha concluso il tecnico di Gravina-“.

Per tastare il polso della squadra abbiamo chiesto un parere a Daniel Arena (arrivato quest’anno con Alessandro Florio), un giocatore di qualità, capace di guidare la squadra e di frantumare qualsiasi difesa quando va in transizione offensiva.

“Il nostro è un grande gruppo -ha dichiarato Arena-; personalmente non ho avuto alcuna difficoltà di inserimento con i nuovi compagni.
Coach Marchesano mi considera un giocatore poliedrico, continuo a condividere le sue indicazioni e lo ringrazio per l’attenzione con cui segue il mio processo tecnico.
Spostando il discorso sulla squadra posso dire che contro l’Alfa abbiamo dimostrato di essere vivi, ci mettiamo alle spalle un periodo di difficoltà con l’obiettivo di evitare pericolosi cali di tensione sfruttando al massimo le soluzioni difensive e offensive che proviamo in allenamento”.

SPORT CLUB GRAVINA
ADDETTO STAMPA
ENRICO MAUGERI

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SC Gravina vs Fortitudo ME

Marchesano: «È stata la vittoria “epica” del gruppo»

Due supplementari del Gravina contro la Fortitudo Messina… Il coach: «Siamo stati stoici, Messina non era un avversario facile»…

Quella di domenica contro la Fortitudo Messina sarà una vittoria da ricordare a lungo per lo Sport Club Gravina. L’88-82 maturato dopo due overtime è stato voluto con il cuore e con i denti, senza mollare un centimetro, e malgrado gli uomini migliori siano finiti in panchina uno dopo l’altro. Con in campo gli under più capitan Gianluca Barbera negli ultimi minuti, i bianchi di casa sono comunque riusciti a tener lontani gli uomini di Dani Baldaro in un finale infuocato.

L’esultanza di Gianluca Barbera

«La partita è stata sicuramente epica – spiega a fine gara coach Giuseppe Marchesano –. Giocavamo contro una squadra che aveva perso di un punto contro Ragusa e di quattro contro Barcellona, con dei ragazzi fortissimi nell’1vs1. È una squadra che si cerca, non individualista. Sapevamo fosse difficile. Sono giovani, certo, ma hanno dimostrato che nei momenti difficili potevano rientrare in partita».

Malgrado tutte queste premesse, il Gravina è riuscito a recuperare più volte lo svantaggio e ad andare avanti, salvo farsi pareggiare a pochi secondi dal termine. Ma ce n’è voluto per arrivare a questo alto punteggio.

Giuseppe Marchesano a tu per tu con Alessandro Lorefice

«Abbiamo fatto tanti adattamenti tattici – prosegue il coach gravinese – perché la palla faceva fatica a entrare, non riuscivamo a giocare sciolti; e ci sta, perché venivamo da partite complicate, e tenere sempre alta la concentrazione e il ritmo non è facile. In più l’attenzione è calata, forse guardando la classifica».

Con Barbera, sono stati strepitosi tutti, con Giovanni Alì sugli scudi. «Siamo stati stoici – chiude il coach –. Senza Simone Spina che è stato espulso, con Barbera che ha fatto cose incredibili, ma soprattutto con Alì! Giovanni è ormai diventato un giocatore d’esperienza e di personalità, diventando protagonista nel momento in cui Florio si è infortunato alla caviglia e Spina si era caricato di falli e s’era innervosito. Non era una partita facile. Dalla panchina abbiamo avuto risposte incredibili: Riccardo La Mantia, Antonio Renna, Alex Ceorcea. È stata la vittoria del gruppo com’è giusto che sia, non dei singoli. Vinciamo e perdiamo di gruppo».

Roberto Quartarone